Il Pessimo Esempio – Il freddo e il Cane

18, Nov, 2020Blog PEC

Come affrontare la Nuova Stagione in arrivo? Abbiamo chiesto alla nostra veterinaria di fiducia, dott.ssa Valentina Bruson di darci qualche utile consiglio.

“Come accade con il caldo estivo, anche il freddo invernale può creare seri problemi ai nostri cani. Ecco cosa fare per farli stare bene durante i mesi freddi!

Controllare la presenza di malattie: durante la visita annuale (o semestrale) il veterinario potrebbe avervi fatto notare la presenza di alcune condizioni mediche che possono aggravarsi in inverno.
Un esempio per tutti, l’osteoartrosi, che risulta più dolorosa nei mesi freddi, soprattutto se abbinati a un aumento dell’umidità.


Conosci i tuoi – e suoi – limiti:
come le persone, ogni cane ha una tolleranza diversa al freddo.
Essa dipende dal tipo di pelo, come ad esempio il pelo fitto degli husky contro il pelo raso del levriero, riserve di grasso, livello di attività fisica, stato di salute, età, ionfatti cuccioli e anziani tendono a soffrirlo di più.
Conoscere la tolleranza al freddo del proprio cane è importante per regolare la lunghezza delle passeggiate, per esempio.

I cani anziani e con problemi di artrosi possono avere difficoltà a camminare su neve e ghiaccio e potrebbero scivolare.
Oppure i cani a pelo raso soffrono di più il freddo, quindi potrebbero aver bisogno di un bel cappottino.

Attenzione ai cani con le zampe corte: come i bassotti, possono raffreddarsi più velocemente perchè camminando nella neve il loro addome può entrare in contatto più facilmente con la superficie fredda e bagnata!

Inoltre cani con diabete, malattie cardiache, renali e ormonali (es. Cushing), cuccioli e cani molto anziani possono avere bisogno di più tempo per regolare correttamente la loro temperatura corporea e potrebbero avere seri problemi a gestire sbalzi di temperatura.

Una buona scelta: il cane ama dormire comodo, anche se la sua idea di comodità può essere diversa dalla nostra, e potrebbe decidere di cambiare posto per la nanna in base alle sue esigenze di calore. Fornitegli diverse possibilità predisponendo cucce in posti con range di temperatura diversi.

State in casa: sarebbe meglio tenere il cane in casa durante l’inverno. In realtà la pelliccia li protegge fino a un certo punto e se le temperature si fanno davvero gelide, possono andare incontro a ipotermia e congelamento esattamente come succede agli esseri umani.

Fanno eccezione le razze nordiche e in generale i cani con pelo folto e lungo. Tuttavia, anche questi dovrebbero essere messi al riparo, se le temperature scendono sotto lo zero.

Se il vostro cane non sta in casa (alcuni sono talmente abituati a stare all’aperto che vedono le mura domestiche quasi come una prigione), mettetegli a disposizione una cuccia in un posto riparato, che sia anche ben imbottita, asciutta e coibentata. Meglio se la cuccia non appoggia direttamente sul terreno e se la porta d’ingresso non è esposta al vento.

Il cane dovrà avere accesso ad acqua da bere non ghiacciata.

Attenzione all’auto: sappiamo tutti che in estate non bisogna lasciare il cane in auto per via del caldo…ma anche in inverno, un’auto con il motore spento si raffredda in fretta e può fare effetto…frigorifero!
L’uso di lampade, stufette e tappetini caldi è sconsigliato, in quanto potrebbero causare ustioni o ipertermia, se non controllati spesso. Questi mezzi riscaldanti dovrebbero essere utilizzati solo in caso di animali malati, cuccioli o anziani particolarmente freddolosi, e sempre sotto frequente supervisione.

Controllare le zampe: controllate spesso i cuscinetti del vostro cane, alla ricerca di segni di danno da freddo, come sanguinamenti o pelle screpolata. Se durante una passeggiata il cane comincia a zoppicare, potrebbe essere colpa del gelo, soprattutto se camminando nella neve si sono formate delle palline ghiacciate tra le dita. Potrebbe essere utile, per ridurne la formazione, tagliare il pelo tra le dita.

Sfilata di moda? Se il cane ha il pelo raso o comunque sembra infastidito dal freddo, considerate l’idea di…vestirlo! Comprate o cucite almeno un paio di cappottini, in modo che ad ogni passeggiata possa indossarne uno asciutto: un cappottino bagnato può peggiorare ulteriormente i danni del freddo!

Alcuni cani soffrono particolarmente il contatto delle zampe con la neve, il ghiaccio, o il sale: per loro un’idea utile è l’utilizzo di appositi ”stivaletti”…

Pulire il mantello: durante le passeggiate le zampe e l’addome del cane possono entrare in contatto con sostanze chimiche che vengono usate per mantenere le strade libere dal ghiaccio. Al vostro ritorno, usate una salvietta pulita per rimuovere eventuali tracce, in modo che il cane non si avveleni leccando i residui e che non sviluppi dermatiti da contatto.

Un collare e un microchip: durante l’inverno i cani possono perdersi più facilmente, poichè la neve copre gli odori che normalmente seguirebbe per tornare a casa. Fategli indossare sempre un collare con un nome e un numero di telefono e assicuratevi di aver fatto aggiornare I dati della registrazione all’anagrafe, se avete cambiato residenza o numero di telefono. Se il cane dovesse venire ritrovato, chi leggerà il microchip deve potervi contattare!

Prevenire gli avvelenamenti: se avete usato dell’antigelo, pulite subito eventuali tracce, perchè anche minime quantità se ingerite possono essere letali!
Attenzione anche a tenere lontani dai vostri cani i contenitori delle medicine per umani, i vari prodotti per la pulizia e i cibi tossici classici dell’inverno: cioccolato, dolciumi vari, piante decorative…

Evitare il ghiaccio: quando portate a spasso il vostro cane, state lontani da laghetti ghiacciati e corsi d’acqua in cui potrebbe tuffarsi. L’acqua gelida può essere letale in poco tempo!

Riconoscere I sintomi: se il cane trema, sembra ansioso, rallenta o smette di muoversi, sembra debole, scava per cercare un posto caldo, significa che sta soffrendo il freddo; questi sono i primi segni di ipotermia, quindi meglio portarlo al riparo!

Prepararsi: i cambiamenti climatici degli ultimi anni hanno reso più frequenti gli eventi atmosferici “estremi”, quindi è un’ottima idea quella di preparare un “kit d’emergenza” in caso di blackout energetici o gelate particolarmente intense. La regola generale è di avere abbastanza cibo e medicinali per almeno 5 giorni. Questo vale soprattutto per le zone più a rischio, per esempio in montagna.

Una buona nutrizione: durante l’inverno bisogna assicurarsi che il cane mantenga una buona forma fisica. Ciò non significa rimpinzarlo…il grasso in eccesso non protegge dal freddo!
I cani che passano molto tempo all’esterno hanno certamente bisogno di un cibo più calorico, perchè il loro organismo consuma energia per mantenere la temperatura corporea. A seconda della dieta di base e delle necessità del singolo cane, è possibile utilizzare alimenti commerciali, integratori, o alimenti ad alto tenore di grassi (es. Grasso di pollo, olio di pesce…)

Dott.ssa Valentina Bruson – Medico Veterinario”

Ricordiamo infine che per ogni dubbio sulla salute e sul benessere del nostro cane è bene rivolgersi al proprio vetrinario di fiducia!

Il Pessimo Esempio
Team Pec

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